Klara Rubino
- 19/07/2018 10:47:00
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Caro Salvatore, quel bravissima mi ha fatto felice e reso orgogliosa di me stessa...per qualche minuto almeno! Anche questa poesia di Palazzeschi mi ha strappato una risata, tra sguardi preoccupati di anziani turisti tedeschi, poiché ero sola sul lettino della spiaggia! Mi sono comprata in saldo alla Mondadori unantologia di poesie "Felicità e Malinconia Gozzano e i Crepuscolari"...Quanti sonetti, questi poeti crepuscolari scrivevano quasi tutti in sonetti, quando è arrivato Palazzeschi con la sua verve da futurista, come giustamente hai detto tu e come anchio ho notato, ho pensato....devessere scoppiato, oppure sè svampato signo, in mezzo a tutti questi amici e a tutti sti sonetti! ...comunque in nome della libertà, libertà per tutti, una videopoesia di un sonetto assai bello, la farò. Sai che Palazzeschi frequentò la regia scuola di teatro di Firenze e immaginando di recitare ad un pubblico scandalizzato scrisse questa poesia? ecco il punto di contatto! Il teatro ti impone di superare le barriere dallego e dellio: superare la vergogna, la paura del giudizio altrui ed infine poter entrare in un altro personaggio!
Sottopongo alla tua/ vostra attenzione da il Controdolore, 1913 questo piccolo passaggio:
Ritardatari! Passate la macchia! SE CREDETE CHE SIA PROFONDO CIÒ CHE COMUNEMENTE S’INTENDE PER SERIO SIETE DEI SUPERFICIALI. La superiorità dell’uomo su tutti gli animali è che ad esso solo fu dato il privilegio divino del riso.
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